La lettura come antidoto. Come meticolosa assunzione di se stessi, specchio espressivo della propria personalità. Non si legge solo per la piacevolezza dell’atto, si legge per spalancare il proprio orizzonte, trovare un senso alle cose e alle loro dinamiche, sfuggire possibilmente a ogni forma di retorica, sdrucciolevole sentimentalismo, banalità quotidiana. La lettura come caposaldo della sfera emozionale, lacerante e al tempo stesso protettiva. Leggere non è solo un esercizio d’amore, è la cosciente realizzazione di quanto la scrittura ci insegni a percorrere la nostra strada.
L’incontro con Edoardo Albinati, in dialogo con la giornalista Giulia Zennaro, si terrà sabato 1 ottobre alle ore 20 nell’Auditorium “Cesare De Michelis”, in occasione del Festival delle Idee 2022 dal titolo Emozioni collettive.
Celebre soprattutto per il romanzo La scuola cattolica, Premio Strega 2016, che rievoca il tragico fatto di cronaca noto come Massacro del Circeo, dal quale è stato recentemente tratto il film diretto da Stefano Mordini, Edoardo Albinati è nato a Roma nel 1956. Scrittore, traduttore e sceneggiatore, dopo gli esordi sulla rivista letteraria Nuovi Argomenti, si cimenta in trasposizioni italiane di romanzi di Nabokov, Stevenson, Ashbery e Shakespeare. Ha spesso collaborato con il musicista Fabrizio De Rossi Re, per opere realizzate dalla Rai. Attivo presso l’Alto commissariato dell’Onu, ha raccontato da vicino i drammi dell’Afghanistan e del Ciad. Vincitore di numerosi altri premi, svolge anche attività di insegnamento nel penitenziario di Rebibbia. Racconta le ossessioni e i sentimenti condivisi del nostro tempo nel suo ultimo libro, Uscire dal mondo (Rizzoli, 2022).