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21 Gennaio

Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo

Aldo Cazzullo demolisce uno alla volta tutti i luoghi comuni sul fascismo, mostrando Benito Mussolini per ciò che era veramente: un uomo spietato e crudele che si macchiò di crimini orribili. E ci racconta anche un’altra verità, ovvero che non tutti gli italiani sono stati fascisti, aprendo così uno spiraglio di luce sull’epoca più buia della storia italiana, e ricordando che l’antifascismo dovrebbe essere un valore comune a tutti i partiti e a tutti gli italiani.

Sabato 21 gennaio alle ore 17.30, Aldo Cazzullo presenta in Auditorium “Cesare De Michelis” il suo ultimo libro (Mondadori, 2022), pubblicato in occasione del centenario della Marcia su Roma.

Ne discutono con l’autore: Luigi Brugnaro, Sindaco di Venezia, Riccardo Calimani, storico e scrittore, e Luca Zaia, Presidente della Regione del Veneto. Introduce e modera il giornalista e scrittore Maurizio Crovato.

Ingresso libero.

 

Aldo Cazzullo (Alba, 1966) è giornalista da oltre 30 anni e vicedirettore del Corriere della Sera. Ha iniziato appena ventenne alla Stampa. I suoi articoli vanno dalla cronaca allo sport, con gustose interviste anche di carattere politico. Un professionista eclettico, come si dice. Banale mai, allineato nemmeno.

Per Mondadori ha pubblicato diversi libri di carattere storico: Viva l’Italia! sul Risorgimento, La guerra dei nostri nonni, sulla Prima Guerra mondiale, Giuro che non avrò più fame, sul Dopoguerra, I ragazzi di via Po, 1950-1961, quando e perché Torino ritornò capitale, I ragazzi che volevano fare la rivoluzione, sul terrorismo degli anni Settanta, e Testamento di un anticomunista. Dalla Resistenza al golpe bianco con Edgardo Sogno. Recentemente ha pubblicato due saggi su Dante Alighieri: A riveder le stelle e Il posto degli uomini, due successi letterari con oltre 300 mila copie vendute.

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