M9 – Museo del ’900 ospita sabato 4 giugno, a partire dalle ore 19, nel suo Auditorium “Cesare De Michelis”, il Progetto Schoenberg, che intende approfondire e divulgare la musica schoenbergiana, la sua scuola e i compositori che ne hanno saputo portare avanti le idee.
La collaborazione tra la classe di musica di insieme per archi del Prof. Amodio, del Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia e il Beaumont Consort ha portato a questo concerto in cui si potranno ascoltare composizioni di Schonberg che abbracciano tutto il suo percorso compositivo: dalle trascrizioni per un gruppo da camera di due valzer di Strauss alle note estremamente romantiche del Notturno per Arpa e archi, dalla Sinfonia da camera (nella trascrizione per quintetto di A. Webern, suo allievo) alla composizione dodecafonica della Fantasia per violino e pianoforte.
Sarà presente in sala Nuria Schoenberg Nono, Presidente della Fondazione Archivio Luigi Nono, figlia del grande compositore austriaco.
“Progetto Schoenberg è un’iniziativa del Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, in collaborazione con il conservatorio di “Santa Cecilia” di Roma, il Beaumont Consort ed M9 – Museo del ’900.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria: https://www.emma4culture.com/m9/eventi/5870/0
Interpreti
Davide Amodio, direttore
Beaumont Consort
Francesca Gabrielli, flauto
Francesco Scozzaro, clarinetto
Davide Amodio, violino
Dante Cianferra, violoncello
Alberto Galletti, pianoforte
Studenti del Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia
Programma
J. Strauss, Lagunen Walzer op. 411 nella trascrizione di A. Schoenberg per piano, harmonium e archi;
A. Schoenberg: Notturno, per arpa e archi;
A. Schoenberg, Fantasia per violino con accompagnamento di pianoforte;
A. Webern, quartetto op. 28;
A. Schoenberg, Kammersymphonie op. 9 nella trascrizione di A. Webern per quintetto;
J. Strauss, Kaiser Walzer, nella trascrizione di Schoenberg per flauto, clarinetto, pianoforte e archi.
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Arnold Schoenberg
Arnold Schoenberg, (Vienna, 1874 – Los Angeles, 1951) è stato tra i compositori del Novecento che più di tutti ha contribuito a cambiare il corso della storia della musica arrivando a istituire un vero e proprio sistema compositivo originale che è stato un punto di svolta per i musicisti del secolo scorso e ancora adesso la sua influenza è fortemente presente. Il suo linguaggio stilistico trova nella musica quello stesso procedimento che la poesia opera nel linguaggio: astrazione dal concetto attraverso il suono e il ritmo. Già la musica dei secoli passati verteva sulla sovraconcettualità del significato, Schoenberg riesce a far progredire il linguaggio musicale (già poetico di per sé) rendendolo, parafrasando Leopardi, poeticissimo.
Davide Amodio
Violinista, musicologo, compositore, risiede a Venezia dal 1992. Si diploma in violino con il massimo dei voti al Conservatorio di S.Cecilia di Roma con A. Ghedin. Si perfeziona al Conservatorio di Ginevra con C. Romano e all’Accademia Chigiana di Siena con F. Gulli. Ha studiato composizione con M. Cardi, quartetto con P. Borciani e seguito i corsi di direzione d'orchestra con Leonard Bernstein all’Accademia di S.Cecilia. Si laurea in Lettere e Filosofia, con specializzazione in musicologia, all’Università Cà Foscari di Venezia con il Prof. Giovanni Morelli. È Dottore di ricerca in Arti dello Spettacolo all'Università di Parigi-Evry (2010).
Per alcuni anni suona nell’ECYO (Orchestra Giovanile Europea) e nella Chamber Orchestra of Europe entrambe dirette da Claudio Abbado.
Appena ventenne suona come primo violino solo al Teatro dell'Opera di Roma e alla Fenice di Venezia. Nel partecipa come attore e violinista al film Stradivari di Franco Battiato.
Segue un’intensa attività concertistica sia come solista sia come componente dei più prestigiosi complessi europei (Orchestre des Champs Elysèe di Parigi, Concert des Nations di Jordi Savall, il Giardino Armonico, L’Ensemble Baroque de Limoges, Les Talens Lyrique) nelle maggiori sale internazionali come il Lincoln Center di New York, il Musikverein di Vienna, Quenn Elizabeth Hall di Londra, Theatre des Champs Elysèes di Parigi, il Beux Arts di Bruxelles ecc. Nel 1996 fonda l'ensemble Gli Strali di Cupido con cui partecipa come direttore tra l'altro al Haendel Festivalspiele di Halle e al Festival di Caen. Nel 2002 fonda l’Ensemble Palladium per esplorare il repertorio classico e preromantico. Nel 2003 Jordi Savall lo ha voluto come assistente direttore con l’Orchestra Montis Regalis di Torino.
Ha inciso il primo disco per la Deutsche Grammophone a Londra con Claudio Abbado, poi per numerose case discografiche quali la Harmonia Mundi France, Astrèe, RCA, Auvidis, Aliavox, Tactus, Bongiovanni, Dynamic. Come solista ha inciso, tra gli altri, le 12 sonate per violino di G. M. Alberti in prima mondiale. Collaborando con il Prof. G. Morelli e l'Istituto per la Musica della Fondazione Cini, ha realizzato la registrazione di tre trii inediti di Beethoven frutto di una ricerca filologica e stilistica. Suona attualmente con Florindo Baldissera, docente di chitarra al conservatorio di Venezia, con il quale condivide una ricerca sull’improvvisazione sulla musica di repertorio e una approfondita ricerca sui rapporti
tra Musica e Aikido.
Parallelamente all’attività artistica, Davide Amodio insegna dal 1981 in conservatorio: ha insegnato violino nei conservatori di Napoli, Firenze e Roma. Dal 2009 è docente di musica d'insieme per strumenti ad arco, quartetto, improvvisazione, e analisi dell’interpretazione al conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia.
Beaumont Consort
Il Beaumont Consort, nasce dall’incontro di cinque affermati musicisti (Francesca Gabrielli, Francesco Scozzaro, Davide Amodio, Dante Cianferra, Alberto Galletti) che vogliono approfondire e praticare la musica del Novecento attraverso non solo lo studio e l’analisi, ma anche la ricerca di nuovi modi di interpretazione.
Ogni concerto è una occasione unica di raggiungere una possibilità interpretativa non assoluta ma relativa, pur restando nella convergenza di intenti. Insegnanti di Conservatorio, concertisti, i componenti del Beaumont Consort, hanno in programma l’incisione di tutte le opere da camera più rappresentative di Arnold Schoenberg, nel quadro di un progetto a lungo raggio che prevede anche lo sviluppo di nuove musiche e interpretazioni sperimentali.