Cento anni, rispetto alla storia dell’uomo, sono un periodo di tempo brevissimo: eppure nel Novecento la vita degli italiani è cambiata più che in tutti i secoli precedenti.
È stato il tempo dei totalitarismi, delle guerre mondiali e dei genocidi di massa, ma anche del liberalismo e della democrazia, dei movimenti collettivi, dello stato sociale e del benessere diffuso, del riconoscimento delle libertà e dei diritti civili.
M9 racconta luci e ombre del secolo: una galleria di molteplici storie, contraddizioni e interrogativi.
Dal Carosello al calcio balilla, dalle Fiat 500 stracariche per l’esodo estivo al panettone industriale, dai calzoni corti all’alta moda, dalla scoperta degli antibiotici ai treni ad alta velocità, dalle foto di famiglia ai divi dei rotocalchi, ai telefoni a gettone: tutto quanto ci fa sentire italiani trova posto nel museo accanto ai grandi eventi e ai grandi nomi della politica, dell’economia, della cultura e della ricerca scientifica.
Il Novecento di M9 è una storia di tutti, un affresco collettivo in cui ciascuno può ritrovare se stesso e ricollocare all’interno dei grandi fenomeni storici la propria vita, quella dei nonni e dei genitori.
M9 non esiste senza i suoi visitatori.
I filmati, gli ambienti immersivi, i giochi, le realtà virtuali prendono vita solo grazie alla partecipazione attiva del pubblico. M9 è un museo da toccare ed esplorare!
Un’esperienza unica, che nasce dall’interazione tra visitatore e installazioni.
Ognuno può seguire i propri interessi e creare percorsi di visita sempre nuovi.
Un luogo in cui tornare, dove divertimento e apprendimento si incontrano.
M9 è come un’enciclopedia. Si può passare da una voce all’altra, secondo inclinazioni e curiosità. O seguire il racconto sezione dopo sezione.
Non c’è un unico percorso obbligato: ogni visitatore può decidere da dove cominciare, cosa guardare, quali argomenti approfondire.
Due piani, 8 sezioni tematiche e oltre 60 installazioni indipendenti ma interconnesse.
Ogni sezione si apre con un’installazione emozionante e immersiva, una porta d’accesso per guardare il Novecento da prospettive sempre diverse.