2.The italian way of life Primo Piano

Consumi, costumi e stili di vita
Un viaggio nel tempo alla scoperta di quanto sono cambiati nel Novecento i modelli di consumo, gli ambienti domestici, i riti sociali, gli elementi caratteristici della cultura materiale Italiana. La casa come metafora dell’evoluzione degli stili di vita ci guida in questa esplorazione.

 

Progettazione e realizzazione del percorso multimediale a cura di Nema FX

2.The italian way of life 2.1 Gioie elettrodomestiche

In Italia la cucina è da sempre il cuore pulsante della vita familiare, anche se nel tempo è molto cambiata, grazie all’evoluzione tecnologica e al progresso industriale.
Quest’area tematica racconta l’evoluzione di questo spazio domestico attraverso la ricostruzione di quattro cucine di epoche diverse e le testimonianze di chi le ha abitate, evidenziando il ruolo dell’alimentazione nella costruzione dell’identità italiana, dai prodotti che hanno riempito l’immaginario e le pance dei nostri nonni sino alle nuove abitudini indotte dallo sviluppo della moderna industria agroalimentare.

2.The italian way of life 2.2 La cura di sè

Le attuali nozioni di igiene e di salute sono piuttosto recenti: per gran parte del Novecento gli italiani sono vissuti in case prive persino del gabinetto. Quest’area mostra come è cambiato il modo di prenderci cura di noi stessi, come le scoperte scientifiche e le pratiche mediche ci consentono di sconfiggere malattie un tempo incurabili, come il miglioramento delle condizioni igieniche ha allungato – e di molto – la durata media della vita.

2.The italian way of life 2.3 Nei nostri panni

Fino agli anni ’50, moltissimi italiani non hanno di che vestirsi, si cuciono gli abiti in casa con stoffe di recupero e li rammendano periodicamente per farli durare più a lungo. Molti non hanno neanche una camera da letto o un armadio in cui riporre i propri quattro stracci.
Oggi siamo famosi nel mondo per la raffinatezza della nostra eleganza, la capacità di aziende e maestranze e la fama degli stilisti tricolori.
Quest’area racconta come siamo passati dall’avere a malapena un guardaroba a trasformare il Made in Italy in un sinonimo di stile universalmente conosciuto e apprezzato

2.The italian way of life 2.4 Da bestie a pets

Nel 1901, secondo le statistiche nazionali, in Italia vivevano più di 5,5 milioni di capi bovini e bufalini, 10 milioni di ovini e caprini, 2 milioni di suini e poco meno di 2 milioni di equini.
Cani e gatti non venivano menzionati, né venivano censiti uccellini, coniglietti o pesci da compagnia. Galline, asini e porcellini vivevano spesso in casa, ma come animali da lavoro o, semmai, come futuri alimenti.
Oggi, invece, gli animali di casa equivalgono gli esseri umani: oggi in Italia vivono 60,5 milioni di persone e 60,4 milioni di animali da compagnia: 7 milioni di cani, 7,4 milioni di gatti, 12,8 di uccelli, 29,9 di pesci, 1,8 milioni di sauri e rettili e 1,3 di piccoli mammiferi.
Il 90% degli italiani non si considera più il loro proprietario, ma li ritiene a tutti gli effetti famigliari amatissimi, provando per loro sentimenti genitoriali.
In passato non li facevano mai entrare in casa, oggi non li cacciamo neanche dai letti.

2.The italian way of life 2.5 La casa dei sogni

Il design italiano è conosciuto e apprezzato nel mondo: nel tempo è stato capace di creare veri e propri status symbol, come una puntuale e riconoscibile concezione degli spazi domestici. Questa installazione non racconta le case in cui hanno vissuto gli italiani, ma quelle che essi hanno sognato o immaginato: luoghi simbolici in cui sono raccolti alcuni degli esemplari di arredo più iconici del Made in Italy.

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